Dopo il
successo del concerto eseguito per Telethon, Zerosettanta
incontra il Maestro Roberto Santucci, per parlare con lui
del suo primo cd 'Tramonto Rosa' e della sua ultima
fatica discografica La leggenda di Ophelia
Ecco di seguito l'intervista integrale:
Ciao Roberto, prima di tutto vorrei che ci raccontassi della
tua vita da musicista. Come hai cominciato il tuo percorso e poi
come definiresti la tua musica.
«Ho cominciato a studiare pianoforte al Conservatorio di
Cagliari, dove mi sono diplomato sotto la guida esperta del
Maestro Bucellato. Sono nato dunque, come pianista classico,
come esecutore. Oggi, invece mi sto scoprendo e mi ritrovo,
pianista compositore, sebbene io non sia diplomato in
composizione. La mia musica si può classificare come una 'New
Age Classica'. Diciamo che è un genere che si avvicina al
classico contemporaneo e la si può meglio definire come un
classico romantico».
Ho saputo che sul sito Vitaminic, uno dei siti musicali più
in voga su internet, ci sono delle importanti novità che ti
riguardano! Com'è iniziata questa avventura? «L'avventura,
ah si è iniziata un pò per caso! Dopo l'uscita del mio primo CD
'Tramonto Rosa', mi è stato consigliato di inserire i
miei pezzi in mp3, sul sito Vitaminic. Un sito molto bello, che
da la possibiltà agli artisti e ai musicisti di ogni genere, di
poter essere visibili in rete: anche di poter inserire i propri
brani, in modo che risultino accessibili e scaribabili
per l'ascolto. Insomma, dopo inseriti i pezzi, sono stato
aggiunto nella classifica sugli ascolti e mi hanno comunicato
che dal 29 dicembre al 5 gennaio 2002, sono risultato al
primo posto nella graduatoria mondiale!»
Una bella soddisfazione!
«Si certo! Poi da fine gennaio, Vitaminic, mi ha contatto e mi
ha detto che sarei stato inserito nella Home Page della
classica per diverso tempo! Potete andare a controllare se mi
volete vedere ed ascoltare».
Si, se i lettori volessero andare a controllare e ascoltare i
tuoi pezzi cosa troverebbero?
«Per il momento, potrebbero scaricare gratuitamente ed
ascoltare, alcuni brani tratti dal cd 'Tramonto Rosa', ma
tra qualche mese ci saranno altri pezzi della mia seconda fatica
che avrà per titolo ' La leggenda di Ophelia' . Cd,
peraltro, che farà da colonna sonora ad un cortometraggio
televisivo, da me scritto, di prossima realizzazione».
Quindi oltre ad essere un musicista, ti scopriamo ideatore di
cortometraggi, hai anche qualche altra sorpresa da farci?
«Sorprese ne ho molte è un periodo molto proficuo per me,
sia dal punto di vista compositivo che delle idee. Questo, anche
grazie alle persone che mi circondano, prima di tutto i miei
familiari, mio fratello Francesco e mia zia Fina che ringrazio
per il grande affetto. Poi persone care, come Paula Pitzalis, le
mie allieve, il preside Dottor Gatani e le colleghe
dell'istituto socio psico-pedagogico 'De Sanctis', dove insegno
musica, che mi hanno sempre sostenuto. Inoltre, tutti quelli che
credono in me e soprattutto che amano la mia musica».
Chi altro crede in te e nella tua musica?
«Bè, vorrei dire che le mie melodie sono state utilizzate
spesso, per fare da colonna sonora a diverse trasmissioni
televisive sul mare. Ricordo, infatti, Sapore di Mare (Videolina)
e Non solo Mare (Sardegna 1) di Giorgio Mercalli. Anche il
regista Marco Piga, che colgo l'occasione di salutare e
ringraziare, ha usato spesso le mie musiche per il suo programma
Blu Box. Un particolare ringraziamento anche al caro amico
Gino Scarpa, che ha disegnato la copertina del cd e ,
soprattutto mi ha indicato la via di Vitaminic, mandando su
internet tutti i 9 brani dell' album. Ringrazio anche,
Amedeo Bianchi, uno dei più grandi sassofonisti italiani, al
quale sono legato da una profonda amicizia. Poi Piercarlo
Penta, pianista e proprietario dello studio di registrazione
in Emilia, dove appunto inciderò 'La leggenda di Ophelia».
Se non sbaglio, mi stai parlando di un ottimo fonico, che ha
lavorato con diversi grandi artisti del calibro di Antonello
Venditti, Angelo Branduardi, Fabio Concato, il Banco del Mutuo
Soccorso la PFM ed altri ancora.
«Si è proprio lui! Quindi mi puoi capire se ti dico che mi sento
onorato di poter usare il suo studio e la sua grande
esperienza, per registrare il mio prossimo cd».
Roberto, prima di parlare del tuo secondo cd, parliamo un pò
di 'Tramonto Rosa. Perchè questo titolo? Qual'è stata la tua
ispirazione per comporre questi brani?
«Il brano è legato alla fine di un qualcosa! Quel periodo
era per me difficile! Intanto non pensavo di avere nelle
mani, ma ancora di più nella testa, questa qualità, quella di
compositore. Forse le mie vicende private mi hanno aiutato,
infatti, le musiche che sono scaturite da quei momenti, sono
cariche di passione. Tramonto Rosa è nato una domenica di
marzo. Un pomeriggio mi sono seduto al piano è ho cominciato a
suonare. Ho scritto 'Tramonto Rosa' e se tu lo ascolti
adesso, nulla è cambiato, la musica è la stessa, uguale a quel
pomeriggio. Il brano è nato da solo, non l'ho più limato,
corretto, modificato. Era già perfetto quando è venuto
alla luce! Dopo aver composto il pezzo, sono uscito in giardino
e ho visto delle nuvole rosa che si sposavano con il
celeste del mare. Era un immagine che mi ha riempito il
cuore, e ho voluto usarla per dare il titolo al mio primo
pezzo"».
Hai detto, che il brano è legato alla fine di un qualcosa,
che ti ha fatto produrre delle musiche intense, però potrebbe
anche essere legato all'inizio di qualcos'altro
«Si certo, e per questo voglio citarti una frase di Shakespeare
che mi accompagna da sempre. C'è una marea nelle vicende
umane che colta al flusso porta alla fortuna. Io sono
convinto di questo, sono convinto di avere colto qualcosa
che mi sta portando molta soddisfazione, oltre a farmi vivere,
oggi, un periodo felice».
C'e una marea anche nella tua musica, nelle tue note!
«E' vero! E' una musica ' piena d'acqua', come tu l'hai
definita. E' decisamente una melodia di mare. Ma come il
mare, è per me da sempre una fonte insesauribile di ispirazione,
anche il pianeta donna lo è! Per esempio se 'Tramonto
Rosa' è caratterizzato da pezzi carichi di passione, nel nuovo
cd la 'La leggenda di Ophelia', la passione c'è sempre, però si
avverte che adesso sono in un periodo più sereno, più
calmo. Questo traspare dalla mia musica».
Parliamo un pò di questi nuovi pezzi. Quando potremo
ascoltarli e dove?
«Il cd è finito, devo solo registrarlo. Lo presenterò
ufficialmente il 7 marzo, nell'Aula Magna del liceo scientifico
Pacinotti a Cagliari. Anche qui devo ringraziare il
preside il Professor Loddo, che ama la mia musica e mi da
questa opportunità».
Perchè il titolo 'La leggenda di Ophelia'?
«Prima di tutto vorrei subito dire che non c'è nessuno
riferimento al grande drammaturgo inglese, come molti potrebbero
pensare. E' una leggenda, ma come tutte le leggende ha un
fondo di verità. E' la storia di una donna belga, Ophelia,
che si trova in Sardegna per un viaggio. Mentre percorre la
strada per Villasimius, scopre una bellissima baia argentata,
compra tutto il terreno intorno e vi costruisce una magnifica
villa. Di notte la baia si illumina di luce. Sono
le stelle, che pare, incantate dalla bellezza della
natura e del golfo, si radunino tutte nello stessopunto
ad ammirare questo pezzo di paradiso. Per questo lei
decide di chiamare la baia con il nome che tutti conosciamo 'Torre
delle Stelle'. La storia non è finita qui, ma chiaramente
non voglio svelare tutto quanto, bisognerà aspettare il
cortometraggio!»
Va bene! Aspetteremo, ma almeno puoi dirci sensazioni e
colori della Leggenda di Ophelia, ci puoi anticipare qualcosa?
«Certamente! Prima di tutto il cd è composto dai migliori brani
di 'Tramonto Rosa', uniti ai brani nuovi che sono 5.
Questi ultimi sono tecnicamente più difficili da eseguire
di quelli del primo, si avverte che c'è una ricerca continua
una sperimentazione sempre in evoluzione. Il motivo, che li
accomuna è sempre l'acqua. Il mare, è per me
elemento fondamentale che non può non trasparire dalle mie
composizioni».
Roberto, volevo chiederti un ultima cosa. Com'è andato il
concerto che hai eseguito per Casa Telethon a fine anno?
«Il concerto è andato benissimo! Poi, io sono sempre
pronto a suonare per una buona causa, donare per beneficenza
è una cosa che mi gratifica molto!»
Roberto, noi ti ringraziamo e ti facciamo un grande in bocca
al lupo per la tua attività futura!
«Grazie a voi! A presto!» |